Attività: Ingegnere
- Data di nascita: 25/04/1959
- Sesso: M
- Stato civile: Coniugato
- Figli a carico: =
- Reddito annuale lordo: 65.000 €
- Anzianità contributiva: 31 anni 9 mesi
Attività: Ingegnere
* importo comprensivo dell’assegno di accompagnamento pari a € 6.148 annui
L’importo della pensione spettante al coniuge è minimale rispetto al reddito percepito dal marito in vita e non ci sono prestazioni per i figli perché, nell’esempio trattato, non più a carico
N.B. la pensione ai superstiti per malattia è uguale alla pensione ai superstiti per infortunio; l’importo è funzione degli anni di contribuzione alla cassa di riferimento e al reddito dichiarato
N.B. le rendite riportate sono al valore lordo, la normativa previdenziale e fiscale prevede, in funzione degli altri redditi disponibili, deduzioni, integrazioni e tasse dovute.
a) Nel primo caso in esame, l’invalidità riconosciuta al professionista (30%), non darà luogo ad alcuna prestazione in quanto inferiore al minimo previsto (66,7%)
b) Nel secondo caso in esame, l’invalidità riconosciuta al professionista (60%), non darà luogo ad alcuna prestazione in quanto inferiore al minimo previsto (66,7%)
c) Nel terzo caso in esame, nonostante una invalidità riconosciuta notevole (80%), la prestazione liquidata è ridotta in modo significativo rispetto al reddito (anche se gli anni di contributi versati sono abbastanza vicini al limite per ottenere la pensione di vecchiaia…)
d) Nel quarto caso in esame l’invalidità riconosciuta è totale (100%); purtroppo la prestazione liquidata, sebbene più consistente della precedente, risulta ridotta del 37% circa rispetto al reddito dichiarato. Potrebbe non essere sufficiente
N.B. La pensione di invalidità da malattia è uguale alla pensione di invalidità permanente da infortunio, il cui importo dipende anche dal reddito dichiarato
N.B.: Tutti i dati sono stimati considerando l’anzianità attuale pari a 31 anni 9 mesi
(*) Assegno di accompagnamento; a tutti gli invalidi civili non autosufficienti (100%) e non ricoverati è riconosciuto un assegno di accompagnamento pari a 6.148 euro annui netti.
Nell’esempio preso a riferimento è subito evidente che le prestazioni di assistenza, nei vari casi di invalidità e di premorienza, sono da considerarsi assolutamente inadeguate, rispetto al tenore di vita mantenuto precedentemente (vedesi reddito lordo in attività) paradossalmente si dovrebbe arrivare all’invalidità totale per avere una prestazione corposa… sempre che poi sia adeguata per la gestione di una persona totalmente invalida….
Si suggerisce la stipula di:
Articolo originale: http://www.assinews.it/08/2016/risk-management-persone-caso-dellingegnere/660023798/